Esiste la movida a Valencia?
Quando si parla di Spagna, uno dei luoghi comuni più frequenti, nonché una delle parole di cui ci si riempie la bocca più frequentemente senza sapere molto bene cosa significhi, è la movida. Normalmente la si associa alla frenetica vita notturna, che sicuramente in genere qui non manca, e forse non del tutto a torto, dato che fondamentalmente significa movimento; in realtà intenderla solo in questo modo è riduttivo.
Il termine movida nasce a Madrid a cavallo della fine del franchismo, e denota il movimento, culturale oltre che fisico, che si è determinato con la fine della dittatura, contrassegnato da un'esplosione quasi violenta di libertà, voglia di divertimento e rinnovamento di costumi, i cui effetti sono visibili ancora oggi.
Oggi in effetti vale per la frenetica vita notturna, e devo dire che in questo senso il termine è sempre speso bene. Spostarsi da un punto ad un altro durante le lunghe serate valenciane è facile, oltre che piacevole; ma soprattutto è economico. A seconda dei locali, anche in centro, una bevuta può valere anche un paio di euro, o meno.
È il costo, prima di tutto il resto, che lancia i giovani spagnoli, e me con loro, da un pub a un altro! :-)
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